giovedì 15 agosto 2013

Le ballerine / Ballet flats

Ballet flats

Sinonimo di eleganza e raffinatezza. 
E di femminilità easy quasi pacata.
Come quando osservi incantata la prima ballerina della Scala che leggiadra danza come se sfiorasse appena il palcoscenico. 
Quando unisci comodità e grazia ai piedi, allora parli di loro.
Molti non lo sanno, ma la ballerina inizialmente fu una calzatura creata per gli uomini di corte.
Poi con il tempo anche le donne iniziarono a calzarle, quando dopo la rivoluzione francese, il tacco, che nel frattempo si diffuse, fu momentaneamente abbandonato perché ritenuto troppo eccessivo e inadatto per quel tempo.
Ma per le attuali women non serve essere esperte danzatrici per indossarle. Anzi, probabilmente sono adatte proprio a quelle che amano scalare le vette della femminilità dalla propria usuale e comune statura.
Sono certa che altezza e corporatura non siano un limite. 
Certo, la ballerina non slancia come un plateau o un tacco 12, ma se accompagnate ad un abbigliamento idoneo, saremo graziose ugualmente. 
Anzi sono convinta che molte starebbero meglio con un paio di scarpe basse piuttosto che ridicoli tacconi da circo, che quasi ti fanno comparire la macchia di sudore sotto le ascelle dopo due minuti che passeggi per il centro solo per riuscire a rimanere in equilibrio. E io di rito pure ci rido dietro. Perché alcune incarnano il ridicolo. E se lo personalizzano pure.
A quanto pare, le scarpe basse sono un tabù per molte. 
A volte penso che certe ne siano terrorizzate.


Molte sanno che le ballerine furono anche calzate ai piedi di indiscusse icone come la Hepburn e la Bardot per arrivare fino ai giorni nostri, in versioni sempre più moderne e graziose, compagne inseparabili di fashioniste e vips.
Adatte sia per un look basic e minimal da giorno che per outfits più sobri e accurati per la sera.
Così easy, così manuali, così pratiche.
Perché, anche se in molte preferiscono indossare i tacchi alti in discoteca, io lo so (e potrebbe confermarlo la mia cara amica Elisa) che dopo ore a ballare freneticamente in mezzo alla pista, la necessità di mettere i piedi a nudo incombe violentemente. 
Ed è in questo preciso istante che magicamente esce dalla borsetta l'ultimo paio di ballerine acquistate, di quelle pieghevoli ancora lucide e perfettamente intatte.
E su di noi compare un sorriso quasi mai visto. Sofferenza mista gioia. E non è per quel cocktail di troppo.
Ricordate che per un tacco riposto c'è sempre una scarpa di risposta. 



     
 

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