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Che tipo di benefici offre il detox da alcol
- miglioramento della qualità del sonno: perché è vero che bere può facilitare il sonno, ma ne peggiora drasticamente la qualità;
- perdita di peso: esiste uno stretto collegamento tra l'alcol e la perdita di peso tanto che si possono perdere dai 3 ai 4 kg stando 4 settimane senza alcol, oltre a notare anche minor gonfiore sul volto;
- maggior desiderio sessuale: e chiaramente il partner non potrà fare altro che trarne vantaggio! Non bere per 30 giorni non solo aumenta il desiderio, ma anche il livello di fertilità e virilità;
- buon umore: l’alcol può avere effetti negativi e depressivi che potranno allontanarsi durante la fase di detox. Si percepirà maggior allegria, voglia di fare e massima distensione;
- miglioramento della pelle: i drink alcolici compromettono la luminosità della pelle e possono causare la nascita di irritazioni e macchie anche sul volto.
Gonfiori di stomaco e rimedi naturali per sgonfiare la pancia
Ovviamente alimentazione e attività fisica stanno sempre alla base di tutto, ma fare attenzione a cosa mangiare resta la cosa principale. Una sana alimentazione ed evitare principalmente gli sgarri, può farci arrivare alla tavolata con i parenti davvero in forma smagliante.
Le feste sono fantastiche da passare in famiglia o con gli amici, ma ovviamente il principale legame del tutto è il cibo, mangiare può davvero essere definita la cosa più soddisfacente che possiamo fare, soprattuto in compagnia. Per far si che, come sempre, i sensi di colpa ci invadono, andremo a vedere come regolarsi per fare in modo che il nostro organismo sia perfettamente equilibrato e che le feste non ci facciano prendere troppi grassi che dovremmo poi andare a smaltire dopo la Befana.
Rimedi naturali per sgonfiare la pancia
Come possiamo sgonfiare la pancia in modo celere? Non si possono fare magie, questo è ovvio, ma seguire dei rimedi naturali può essere una soluzione più che appropriata. Infatti, come sempre, i vecchi rimedi della Nonna non sbagliano mai, e per sgonfiare la nostra pancia, oltre che svolgere attività fisica, potrebbero esserci utili questi semplici trucchetti dei nostri nonni. Infatti, in tempi passati, quando si veniva da grosse abbuffate, si proceda nei giorni successivi ad una dieta abbastanza semplice, tanti legumi, bere tanta acqua, cibi cotti in maniera molto basilare e via dicendo.Ovviamente va detto che l'attività fisica svolge comunque un ruolo fondamentale e che nonostante questi periodi possano in qualche modo rendere difficoltoso fare attività fisica (specialmente in centri fitness poiché ormai è un miraggio anche solo immaginarli attivi), il consiglio è quello di dotarsi di una serie di attrezzi di base per l'home fitness come quelli suggeriti su steporefit.com.
Quali cibi conviene mangiare
Per prepararsi alle grandi abbuffate, bisogno seguire un regime di sana alimentazione almeno per un paio di settimane, in modo da essere pronti alle grandi tavolate. Vi consigliamo legumi, cibi cotti al vapore, pasta prevalentemente integrale e cibi il meno lavorati possibili. Cucinate in modo sano, evitate di usare olio in eccesso nelle cotture, mangiate molte verdure ma soprattuto bevete molta acqua. Infatti, idratarsi è molto importante per espellere liquidi ed evitare gonfiore di stomaco. Specialmente quando facciamo un abuso di cibo e alcool, è molto importante alimentare il nostro corpo. Vi consigliamo anche di bere delle tisane depurative durante il corso della giornata o magari la sera. Usate anche delle spezie che vi permettono di 'ripulire' il vostro organismo, tra le altre curcuma e zenzero, assolutamente consigliate specialmente per questo uso! Un ortaggio che riesce a darci una grande mano per pulire il nostro fegato dagli abusi alcolici è sicuramente il carciofo, infatti, le proprietà contenute fanno si che le scorie alcoliche contenute nel nostro corpo vengano espulse, assolutamente consigliato è il brodo di carciofi. Adesso andiamo a vedere quali alimenti dobbiamo evitare nel periodo pre-festivo.Cosa evitare assolutamente
Se da una parte vi abbiamo raccomandato quali cibi assumere prima delle feste, adesso dobbiamo reguardirvi su cosa evitare per evitare di arrivare prima dei giorni festivi con qualche kilo già di troppo.Prendiamoci una pausa anche dalle carni rosse, sicuramente per il pranzo di Natale o la cena di Capodanno, faremo delle vere e proprie scorpacciate, quindi diamo un pò di riposo al nostro fegato prima di trasformalo in un deposito di Cibi.
Qualcosa che avvertiamo subito dopo una grossa scorpacciata, è il gonfiore di stomaco, ma questo perché si verifica? Andiamolo a leggere.
Perché avvertiamo il gonfiore di stomaco
Capita spesso, di sentirci con lo stomaco in rivolta e con un senso di gonfiore, specialmente dopo una cena particolare o magari una semplice pizza, ma perché? I motivi sono diversi, uno di questi può essere dato dall'eccesso di bevande gassate o alcoliche, in questo caso basterà bere tanta acqua ed evitarle nei giorni successivi. Un altro caso può essere rappresentato quando abbiamo mangiato degli alimenti troppo salati e quindi il nostro stomaco presenterà un leggero gonfiore (può capitare alcune volte con la Pizza). Quello che vi possiamo consigliare è di assumere con regolarità almeno 2 litri di acqua, e svolgere attività fisica in modo regolare, ancor meglio se all'aria aperta!martedì 15 dicembre 2020
Migliori integratori per dimagrire in menopausa: ecco cosa funziona
Ma perché durante la menopausa si ingrassa? Quali sono le condizioni che possono essere la causa di tale condizione? E in che modo è possibile dimagrire in menopausa?
In questo approfondimento abbiamo cercato di fare il punto su questo argomento che riguarda così tante donne, e abbiamo cercato di condividere con tutte le nostre lettrici dei suggerimenti e delle indicazioni utili che permetteranno di ritrovare la propria condizione ideale in breve tempo!
Perché in menopausa si ingrassa?
Per prima cosa, chiariamo che in menopausa si ingrassa perché il metabolismo tende a rallentare, e rallentando, è del tutto normale prendere qualche chilo in più, visto e considerato che il nostro organismo brucerà meno calorie del solito.Detto ciò, non è certamente un mistero che moltissime donne in menopausa, durante questo periodo, manifestino la tendenza a ingrassare, nonostante magari facciano esercizio fisico costante e abbiano una buona attenzione nei confronti del cibo che portano in tavola. La colpa è, come già ricordato, del metabolismo.
Il metabolismo basale
Non bastano, tuttavia, le poche righe di cui sopra per poter spiegare per quale motivo si ingrassa in menopausa. Per poterne sapere di più bisogna infatti ricordare come l’aumento del peso in questa particolare fase della propria vita sia determinato principalmente dal rallentamento del metabolismo basale, che rappresenta il numero di calorie che il nostro organismo consuma a riposo, per il solo scopo di mantenere attive le funzioni vitali.Con l’avanzare dell’età, e soprattutto dopo che si entra nel periodo della menopausa, il valore delle calorie consumate a riposo tende a ridursi. Ovvero, per poterci garantire la sopravvivenza saranno necessarie meno calorie giornaliere di quelle che invece si aveva l’abitudine ad assumere qualche anno prima.
Ne deriva che mangiando allo stesso modo si determinerà un incremento del peso, che si concentrerà soprattutto nelle zone più temute dalle donne: il giro vita e l’addome.
Ora che abbiamo individuato il “colpevole” di questa condizione, bisogna anche cercare di capire perché il metabolismo basale tende a rallentare in menopausa.
Perché il metabolismo rallenta in menopausa?
Una delle principali cause che contribuisce alla riduzione del metabolismo basale durante la menopausa è costituita dalle alterazioni degli ormoni che si verificano proprio in questa particolare fase della propria vita, e che portano alla diminuzione dei livelli di alcuni ormoni.In maniera più dettagliata, è il calo degli estrogeni e del progesterone a contribuire al calo dell’attività della tiroide, che tra i propri ruoli ha anche quello di agire sul metabolismo corporeo mediante la produzione di altri ormoni e, dunque, all’incremento del fabbisogno di calorie giornaliere.
Come controllare l’aumento del peso in menopausa
Comprese le cause dell’aumento del peso in menopausa, non ci rimane che condividere qualche utile rimedio che ci permetterà di mantenere o di ritornare al peso forma.Abbiamo cercato di schematizzarli, punto per punto!
Integratori alimentari per dimagrire in menopausa
Quando si cercano rimedi naturali per poter dimagrire in menopausa, l’idea di assumere degli integratori alimentari non è forse al primo posto, ma è proprio da questo step che vogliamo partire.Di fatti, gli integratori per dimagrire potranno garantirti un aiuto fondamentale per poter bruciare più calorie, semplicemente inserendo durante i tuoi pasti dei prodotti saporiti e ben tollerati dall’organismo.
Non parliamo di veri e propri farmaci per dimagrire in menopausa, bensì – più semplicemente – di prodotti di integrazione alimentare che puoi acquistare direttamente online, e che ti permetteranno di agire sul metabolismo in modo semplice ed efficace.
Molti di questi sono recensiti da siti specializzati, un interessante elenco che consigliamo di leggere lo trovare sul sito progettonida.it che elenca i migliori prodotti per dimagrire.
I principi naturali di cui sono composti, unitamente a qualche raccomandazione ulteriore – ne parleremo nei prossimi punti - ti permetteranno di raggiungere l’obiettivo del dimagrimento in menopausa in modo più sostenibile e duraturo. Pensa, ad esempio, agli integratori a base di:
- estratto di tè verde;
- acido linoleico coniugato;
- L-carnitina;
- caffè
Esercizio fisico in più
Una moderata attività fisica è un toccasana per cercare di mantenere attivo il metabolismo, il peso controllato e la massa muscolare tonica, con gli effetti più positivi che si riflettono sulla salute della donna che sta attraversando il periodo della menopausa.Tieni anche conto che per poter ottenere dei benefici tangibili basta una camminata di 20-30 minuti giornalieri, oppure - se sei allenata e desideri bruciare più calorie – un’oretta di jogging.
Ridurre le calorie dal cibo
È una delle azioni più semplici e più efficaci: ridurre il numero di calorie dal cibo. Considerato che con l’avanzare dell’età il metabolismo basale tende fisiologicamente a ridursi, si può intervenire agendo sulla diminuzione delle calorie che si introducono mediante l’alimentazione.Una dieta sana e bilanciata dovrebbe favorire il consumo di frutta e di verdura. Bene dunque spostare gli equilibri procedendo all’assunzione di questi elementi, così come di legumi, noci, carne bianca, pesce. Un approccio alimentare così strutturato è certamente consigliato in menopausa, non solamente per il controllo del peso ma anche per la propria salute in generale.
Eliminare le cattive abitudini
Infine, il consiglio di eliminare le cattive abitudini. In particolar modo, è opportuno cercare di ridurre gli alcolici, così come cancellare il fumo, nemico della salute in generale.Con l’avanzare dell’età è inoltre consigliabile ridurre il consumo di sale, che oltre ad essere connesso con diverse problematiche di natura cardiovascolare, può fornire anche una maggiore ritenzione dei liquidi.
Detto ciò, ricordiamo anche che il miglior modo per poter perdere peso in menopausa, in modo graduale e sostenibile nel tempo, è quello di costruire un vero e proprio percorso benessere in compagnia del proprio nutrizionista di riferimento, che possa valutare in maniera personalizzata una dieta coerente con le proprie finalità.
mercoledì 25 novembre 2020
Saltare la corda: quali sono i benefici
Oggi moltissime star e modelle saltano la corda per mantenersi in forma perché si tratta a tutti gli effetti di un perfetto allenamento per bruciare i grassi.
Praticando il salto alla corda con costanza, riuscirete a mantenervi in forma e in salute.
Ma quali sono i benefici del salto con la corda?
Il salto con la corda (o skipping rope) è un esercizio dall’efficacia garantita e un'attività motoria di tutto rispetto. Veloce e possibile da effettuare praticamente ovunque, per eseguire questo esercizio serve solamente una corda per saltare.Per chi pratica sport da combattimento come il pugilato è infatti un esercizio immancabile nella fase di riscaldamento (Muhammad Ali e Mike Tyson sono diventati grandi anche grazie ai benefici derivanti dall’uso di questo attrezzo). Ma non solo. Il salto con corda è sempre più presente anche nelle palestre, nei bootcamp all’aperto e nei programmi di workout a casa.
Tonifica i muscoli del corpo
Saltare la corda permette di tonificare la parte bassa e la parte alta del corpo, ma anche gli addominali e la muscolatura della schiena.Mentre il movimento di rotazione della corda sollecita uno sforzo delle braccia, delle spalle e dei pettorali, la ripetizione dei salti fa lavorare la parte inferiore del corpo (in particolare quadricipiti, polpacci e glutei).
Il salto con la corda aiuta a bruciare calorie
Questo esercizio prevalentemente aerobico è un grande alleato per perdere peso essendo in tutto e per tutto un allenamento ad alta intensità. Il consumo calorico è legato a diversi fattori quali sesso, età, sesso e peso, così come al ritmo e alla tensione generale del corpo. Pertanto si può dire che in linea di massima in 10 minuti di esercizio con la corda si consumano circa 150 calorie.Aiuta a scaricare lo stress
Il salto della corda consente di scaricare lo stress in quanto le endorfine che si liberano mentre si svolge questo esercizio aiutano a rilassarsi, alleviando così stress agitazione.Migliora la circolazione sanguigna
Saltare la corda influisce positivamente sul sistema circolatorio.E’ ottimo quindi anche per combattere cellulite e ritenzione idrica.
Permette di migliorare la resistenza fisica
Saltare la corda migliora la resistenza muscolare grazie al fatto che tutti i muscoli sono in funzione contemporaneamente durante l’allenamento.Migliora la coordinazione e l’equilibrio
Nelle palestre si ricorre spesso a macchine che stimolino la coordinazione muscolare. Ma anche il salto con la corda è un ottimo esercizio (tra l’altro economico e per nulla ingombrante al contrario di un macchinario da palestra) che permette di migliorare equilibrio e coordinazione, in quanto serve concentrarsi per mantenere il movimento ed il corpo costantemente in equilibrio durante i salti.Quali sono le controindicazioni del salto con la corda
Nonostante saltare la corda apporti numerosi benefici, ci sono dei casi in cui questo esercizio è sconsigliato. Soggetti che hanno problemi di ernia discale, problemi articolari alle ginocchia, tendiniti o problemi a legamenti, articolazioni e cartilagini.Ma anche quella categoria di persone che soffrono di malattie cardiache o respiratorie.
Altri consigli
- Prima di iniziare a saltare con la corda, dedicate almeno 5 minuti al riscaldamento e, a fine allenamento, allungate e sciogliete i muscoli.
- È sconsigliabile saltare la corda su moquette, erba, cemento o asfalto (ottimo invece un tappetino antiurto da allenamento).
- Ai principianti si consiglia di utilizzare una corda in plastica leggera e sottile.
- Non saltate la corda a piedi nudi ma utilizzate delle scarpe da cross-training o che comunque consentano una buona ammortizzazione del piede durante l'esecuzione dell'esercizio.
Ma come si salta la corda correttamente?
sabato 3 ottobre 2020
Avocado: proprietà e benefici di un superfood tropicale
L'avocado è un frutto tropicale chiamato pera dell’alligatore per la sua forma e la sua buccia verde e irregolare e noto scientificamente come Persea americana. Si tratta di un frutto originario del Messico e del Centro America che ha molte proprietà e potenti effetti benefici sulla salute.
Avocado: che cos’è
Proprietà e benefici dell’avocado
E’ ricco di fibre
Ha proprietà antinfiammatorie
E’ importante per la salute degli occhi
Favorisce il dimagrimento
È d’aiuto nel ridurre il colesterolo cattivo
Previene il diabete
L’avocado è un ottimo alleato per il sangue
E’ un’ottima fonte di acido folico
Aiuta a digerire
Controindicazioni dell’avocado
Curiosità sull’avocado
- Attualmente il massimo produttore ed esportatore di avocado al mondo è il Messico.
- Esistono diverse qualità di avocado che variano per forma, dimensione, colore, texture della buccia e gusto, ma forse la più popolare e apprezzata è la tipologia Hass.
- L’avocado veniva chiamato dagli Aztechi ahuacatl, ossia testicolo, perché credevano che avesse proprietà afrodisiache.
- Il nocciolo dell’avocado è commestibile. Infatti, seccato e triturato, può essere aggiunto a zuppe e centrifugati.
- Nonostante l’avocado cresca sugli alberi, si tratta di un frutto che matura solamente una volta colto.
- Il 77% delle calorie in esso contenute provengono dai grassi, rendendolo uno degli alimenti vegetali più grassi esistenti.
mercoledì 2 settembre 2020
Il tartufo, un alimento perfetto per i vegetariani
Acquistare online i prodotti a base di tartufo, è possibile
Sebbene i tartufi siano molto costosi, ci sono molti altri motivi per mangiarlo.
Per evitare di spendere grosse fortune ma avere comunque il piacere di gustare questo fungo, è possibile acquistare prodotti a base di tartufo quali il patè tartufo bianco composto dal tartufo bianco italiano, olio di arachidi, sale, aroma.
Il tartufo bianco è disponibile per pochi mesi, ma il patè permette di ricreare dei piatti ricercati per tutto l'anno. Ottimi per degli aperitivi con crostini e bruschette, il patè dona profumo e sapore ad ogni ricetta ma attenzione a non abbinare il tartufo a cibi già molto gustosi perché andrebbero ad alterare il gusto del fungo.
Il paté di tartufo bianco si può acquistare su appositi store, quali larustichellatruffles.com insieme a tutti gli altri prodotti a base di tartufo.
Scheda nutrizionale del tartufo
Sulle proprietà dei tartufi vi sono state sempre idee discordanti; molti ritengono infatti che il tartufo avrebbe solo la funzione di dare un tocco in più ai piatti, senza alcun valore nutritivo. Ma secondo quanto emerso dagli studi condotti recentemente, i tartufi ed i vari tipi di funghi possono portare una grande quantità di benefici per la salute soprattutto ai vegetariani.
Gli esperti dicono che i tartufi hanno un alto apporto proteico e quindi andrebbero integrati nell’alimentazione quotidiana, merito altresì della quantità di aminoacidi in essi contenuti. Per le persone che non consumano grassi e carboidrati, specialmente i soggetti che seguono certe diete, i tartufi sono consigliati poiché sono una fonte notevole di proteine ed una fonte più moderata di carboidrati, rispetto ad altre verdure il tartufo infatti ne ha una porzione inferiore. L'elemento principale dei tartufi e funghi principalmente sono i carboidrati derivati dal glicogeno e dalla chitina o chiamati anche il fungo cellulosa che è un fautore funzionale della parete cellulare fungina. Il tartufo può essere consumato anche da persone che soffrono di diabete grazie al loro basso valore energetico e basso contenuto di grassi.
Essendo vegetale, il tartufo è l'ideale per chi non può e non vuole consumare troppi grassi. È privo di colesterolo, questo è probabilmente il più grande vantaggio dei tartufi per la salute.
Per i soggetti predisposti ad ictus o infarto oppure con familiari affetti da disturbi cardiaci, si consiglia un uso periodico di tartufo: privi di colesterolo aiutano a ridurre i livelli di colesterolo totale.
I tartufi, le zone principali di provenienza
Tecnicamente, i tartufi sono funghi che non hanno steli e vengono solitamente scoperti sotto terra soprattutto in Europa, comprese varie parti di Italia, Francia, Slovenia e Croazia.
In Asia, alcune varietà si trovano in Cina insieme al Medio Oriente mentre ci sono anche alcune varietà originarie del Nord Africa. La classificazione delle diverse specie di tartufi si basa principalmente su caratteristiche morfologiche quali forma, dimensione, colore, ornamento del peridio, aspetto della trama, odore e sapore.
Le diverse specie vengono identificate in laboratorio attraverso il riconoscimento delle spore o tramite tecniche di analisi biologiche molecolari.
Nel mondo delle specie fungine ne esistono circa 63 che attualmente sono classificate come tuberi; in Italia sono 25, ma solo 9 sono commestibili e 5 sono i più comunemente commercializzati.
I tartufi commestibili gourmet più frequenti che vengono impiegati in vari ristoranti includono il tartufo nero francese, il tartufo bianco italiano, il tartufo cinese e il tartufo estivo.
sabato 22 agosto 2020
I cibi giusti per combattere la cistite
La cistite è un’infiammazione delle vie urinarie la cui insorgenza è influenzata in parte dalla nostra alimentazione. Nonostante ciò, seguendo una dieta ricca di cibi ad azione antinfiammatoria e diuretica è possibile combatterla.
Che cos’è la cistite?
La cistite è un’infiammazione delle vie urinarie che colpisce prevalentemente le donne, in particolare il 25-35% delle donne tra i venti e i quarant’anni. E’ caratterizzata da difficoltà nell’emissione delle urine, bruciore e dolore durante la minzione.
Quali sono i cibi indicati contro la cistite
La protezione dell’apparato urinario la si attua già sedendosi a tavola, attraverso un’alimentazione ricca di fibre, frutta e verdura stagione, cereali integrali, con una maggiore preferenza per i cibi ad azione diuretica, per esempio fragole, anguria, ananas, finocchi e cetrioli.
Mirtilli e frutti di bosco
I mirtilli e i frutti di bosco sono tra la frutta per cistite più prescritta in ambito medico.
Yogurt e fermenti lattici
Il consumo regolare di yogurt e fermenti lattici aiuta a mantenere attiva la flora batterica intestinale, proteggendola da eventuali infezioni.
Uva ursina
L’uva ursina risulta utile in caso di cistite in quanto esercita un’azione antibatterica a livello delle vie urinarie.
Estratto di semi di pompelmo
L’estratto di semi di pompelmo è ricco di flavonoidi dalla potente azione antivirale, perciò rappresenta un vero antibiotico naturale.
Sedano
Tra le piante particolarmente utili c’è anche il sedano. Si tratta di un vegetale con ottime proprietà depurative che aiuta a ridurre l’infiammazione.
Aglio e cipolla
Questi 2 ortaggi svolgono una efficace azione anti-batterica e sono considerati tra i migliori cibi per prevenire e curare la cistite.
Pesce fresco
In particolare il pesce azzurro e il salmone per il loro elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi Omega-3.
Camomilla
Le sue proprietà antisettiche e lenitive rendono la camomilla un ottimo rimedio della nonna nelle fasi di attacco e prevenzione degli episodi di cistite.
Altri consigli per combattere la cistite
A fianco della buona tavola non possono mancare alcune abitudini e stili di vita corretti.
Come ad esempio una corretta idratazione, supportata dall’abitudine di bere almeno 1.5 Lt di acqua al giorno, è fondamentale per il trattamento della cistite. In questo modo si diluisce la concentrazione dei batteri responsabili dell’infezione e si contribuisce all’eliminazione degli stessi.
Ottime anche le tisane e gli infusi ad esempio al timo, disinfettante naturale delle vie urinarie.
Si consiglia poi di utilizzare metodi di cottura semplici come la cottura a vapore, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, in microonde, anziché la frittura o la cottura in padella.
Oltre all’alimentazione, per combattere la cistite, occorre curare particolarmente l’igiene intima utilizzando detergenti intimi delicati; è consigliato usare solo biancheria in cotone evitando materiali sintetici e pantaloni troppo stretti.
Gli alimenti da evitare
Alcuni alimenti sono da evitare perché possono irritare ulteriormente il tratto della vescica già infiammato.
Ecco un elenco di cibi da evitare per non acuire i disturbi.
- caffè e tè
- superalcolici e alcolici, inclusi vino e birra
- spezie piccanti (peperoncino, pepe, curry, paprika)
- latte vaccino (come alternativa c’è il latte di riso)
- dolci
- bevande zuccherate
- cioccolato
- carboidrati raffinati
- uova, insaccati
- pomodori, patate, patate americane, frutta secca e semi oleosi