Ebbene sì.
Anche il peperoncino rientra tra gli alimenti
dotati di molte proprietà e oggi vi elenco alcuni dei suoi punti di forza.
Originario dell'America latina, il suo arrivo in Europa
si attribuisce a Cristoforo Colombo che per primo lo importo nel nostro
continente, anche se reperti storici ci fanno intendere che questa spezia
veniva usata dagli indiani del Perù e Messico già molto tempo prima di Cristo.
Le varietà esistenti sono molte, tra le quali le più
diffuse sono:
• Capsicum annuum,
• Capsicum frutescens
• Capsicum chinense, (in questa specie si trova
l’habanero, uno dei più piccanti in assoluto)
• Capsicum pubescens,
• Capsicum baccatum.
Il peperoncino ha pochissime calorie ed è prevalentemente
costituito da acqua (85 gr su 100).
E' ricco di sali minerali, vitamine,
antiossidanti e grazie al rilascio di adrenalina, endorfine e capsaicina,
accelera il metabolismo e fa bene all'umore.
Inoltre, cosa che forse pochi
sanno, concilia il sonno grazie alla presenza di ossitocina.
E' un grande
alleato per chi soffre di diabete perché la capsacina riduce i livelli di
insulina nel sangue. Ottimo per combattere influenza e raffreddore per via
della ricca presenza di vitamina C.
E' anche ricco di carotenoidi e niacina.
Protegge l'apparato cardiocircolatorio ostacolando la
formazione di depositi di colesterolo nel sangue. Contiene acidi grassi
insaturi, permettendo di rafforzare i vasi sanguigni e migliorando
l’ossigenazione del sangue. Proprio per questo motivo si dice che agisca in
maniera positiva anche sui bulbi piliferi.
L'importante è non esagerare.
E' sconsigliata l'assunzione in gravidanza e in
allattamento e solitamente lo si sconsiglia anche ai più piccoli (non perché in
sé faccia male, ma per la sensazione di bruciore che può causare).
Anche in soggetti che soffrono di cistite, gastrite,
epatite e candida se ne sconsiglia il consumo.
In ogni caso, se dovessimo assumere una dose esagerata di
peperoncino, la si può calmare con l'assunzione di latte o di yogurt e formaggi
(latticini in genere).
Questo perché contengono la caseina che rende inerme la
capsacina, la vera responsabile della sensazione di bruciore tipica.
Cosa che invece si sente spesso dire è che il peperoncino
sia un frutto afrodisiaco: in realtà il peperoncino è un vaso dilatatore e
quindi aiuta l’erezione, ma non fa aumentare il desiderio.
Come altri cibi piccanti, entrando in contatto con la
mucosa intestinale, liberano gli ormoni che fanno dilatare i vasi periferici,
aumentare il battito cardiaco e il respiro.
La cosa più sorprendente è che grazie agli studi condotti
da Sören Lehmann dell’università di Los Angeles, si è scoperto che la
capsaicina è in grado di indurre le cellule tumorali del cancro alla prostata
ad innescare una sequenza di autodistruzione presente nelle cellule (lo studio è stato effettuato sui topi con un risultato attivo pari a circa l'80%), mentre in alcune cellule umane ne ha bloccato o ridotto di molto la diffusione.
Il peperoncino viene usato anche in cosmetica nelle
preparazione di saponi e creme. Ha un'ottima azione antibatterica che aiuta a
mantenere la pelle sana e pulita.
Sempre grazie alla capsaicina, si utilizza anche per la
cura della cellulite perché stimola la circolazione sanguigna negli strati più
superficiali della pelle.
Concludo ricordando che molte piante utilizzate in cucina
hanno dimostrato di possedere un'azione antibiotica superiore a certi
medicinali.
E il peperoncino rientra tra questi.
E il peperoncino rientra tra questi.
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