mercoledì 1 febbraio 2017

Perchè le carote fanno bene?


“Ma le carote fanno bene alla vista?”
“Certo! Hai mai visto un coniglio con gli occhiali!”


Sì, le carote senza ombra di dubbio fanno bene alla vita per via del betacarotene e della ricchezza di vitamina A, ma i benefici che questo ortaggio ci offre sono molteplici.
La carota o Karoton come la chiamavano i greci, appartiene alla famiglia delle Ombrellifere e si tratta di un ortaggio sano e con molteplici proprietà nutritive differenti.
Per questo non possono mancare nella nostra dieta. 
Fanno bene perché purificano fegato e reni grazie all’alto tasso di vitamine e minerali; riducono il livello di colesterolo, combattono i radicali liberi perché ricche di antiossidanti, limitano l’anemia essendo ricche di calcio e di ferro, idratano la pelle, preservano dai raggi UV stimolando la produzione di melanina e prevengono dai tumori polmonari.
Alcuni studi americani hanno dimostrato che il consumo di carote e di frutta e verdura di colore arancione migliorano la fertilità maschile e sarebbero in grado di migliorare la qualità dello sperma. 


Dei ricercatori scozzesi invece, esaminando le abitudini alimentari di un gruppo di studenti, ha riscontrato che chi consumava regolarmente frutta e verdura di colore arancio, aveva un aspetto della pelle più luminoso e rilassato. 
Peraltro le carote sono anche un valido toccasana per la vista essendo ricchissime di betacarotene e per il contenuto di luteina prevengono numerose malattie degli occhi.
Il loro consumo è consigliato alle donne incinte grazie alla quantità di vitamina A in esse contenuta che rende il latte materno più sano e ricco di benefici per il neonato e anche alle donne che soffrono di dolori mestruali in quanto la carota stimola il flusso del sangue nella zona pelvica. 
Le carote rientrano anche tra gli ortaggi di colore arancione consigliati contro l’obesità infantile.
Questo ortaggio può essere consumato crudo o cotto e fa bene in entrambi i casi: per assorbire meglio il betacarotene è consigliato consumarle cotte appena e non ad alte temperature e condite con un filo d’olio; mentre alcune vitamine (tipo la C) con la cottura si deteriorano e per questo è meglio consumarle crude. 
Quando pensiamo alla carota la associamo istantaneamente al classico colore arancio, in realtà esistono di tanti colori: rosse, nere, viola, gialle e  bianche e ogni tonalità ha le sue proprietà. Quelle gialle contengono soprattutto luteina, quelle arancio sono ricche di vitamina A, quelle rosse di licopene, quelle viola di flavonoidi, polifenoli e antiossidanti, quella di colore bianco è un ottimo antitumorale mentre quelle nere contengono antociani i quali esercitano un’importante azione sul microcircolo.
La carota è costituita per l’88% di acqua e 100 grammi di carote crude forniscono soltanto 33 kcal pertanto possono essere consumate anche da chi segue una dieta ipocalorica. 
Nonostante sia un ortaggio prezioso, si consiglia un consumo ponderato in soggetti che soffrono di diabete. Se consumate in quantità eccessive possono causare la carotenosi, un accumulo eccessivo di betacarotene che provoca un colorito giallastro della pelle. 
Niente di allarmante, basta limitarne il consumo.


Francesca Maria
     
[immagini via web]

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